Cosa vuol dire "educare alla cittadinanza digitale"?
Educare alla cittadinanza digitale è rendere i soggetti in formazione cittadini in grado di...
- esercitare la propria cittadinanza utilizzando in modo critico e consapevole la Rete e i Media,
- esprimere e valorizzare se stessi utilizzando gli strumenti tecnologici in modo autonomo e rispondente ai bisogni individuali,
- sapersi proteggere dalle insidie della Rete e dei Media (plagio, truffe, adescamento...),
- saper rispettare norme specifiche (rispetto della privacy, rispetto/tutela del diritto d'autore...)
in breve.....essere cittadini del contemporaneo!
Il nativo digitale è colui che è nato "nella tecnologia".
Fin dai primi momenti della propria crescita cognitiva e sociale ha utilizzato i mezzi tecnologici in modo "naturale". Per il nativo digitale "autentico" imparare ad usare il cucchiaio o il tablet ha rappresentato un medesimo step di crescita. Non ha mai percepito la tecnologia come “altro”, come estraneo o diverso dai mezzi o dagli strumenti di comune utilizzo (penna, diario, ...).
Il nativo digitale...
- vive
- in una famiglia in cui papà o mamma preparano una pietanza seguendo una video-ricetta su youtube,
- abita
- in una casa in cui non vi è un telefono connesso alla rete tradizionale perchè si è scelto di utilizzare Skype per parlare con in partenti all’estero,
- si forma
- in una scuola in cui il suo docente utilizza facebook per assegnare i compiti a casa,
- socializza e comunica
- con i coetanei utilizzando la chat disponibile sul suo smartphone.
Marc Prensky (docente, studioso, autore di libri ... e tanto altro), nel 2001 coniò le definizioni "nativo digitale" e "immigrato digitale" ponendo l'accento su una rivoluzione nel modo di ricercare informazioni, archiviarle, elaborarle e socializzarle che stava determinando la necessità di modificare il modello tradizionale di scuola.
Genitori e docenti.... da immigrati digitali a “pionieri digitali”
- Può il genitore di un nativo digitale rifiutarsi di entrare nel mondo della tecnologia e del sempre connesso se vuole accompagnare il proprio figlia/figlia nella crescita?
- Può il docente di un nativo digitale rifiutarsi di aggiornare le proprie competenze tecnologiche-comunicative se desidera rispondere all’esigenze formative della sua classe?
Un’immigrazione necessaria verso il digitale
Il salto di qualità che genitori e docenti dovrebbero compiere è quello di considerare se stessi non solo “immigrati digitali” a ma anche “pionieri digitali”.
Genitori e docenti sono per la prima volta chiamati ad educare alla cittadinanza digitale i propri figli e allievi. Sono “pionieri” a cui è chiesto il compito di progettare, realizzare, verificare nuovi approcci educativi-didattici che rispondano a bisogni mutati, a dinamiche comunicative nuove, che prevedano l’uso di tecnologie in veloce e continua evoluzione.